La gradinata compatta "Il Savona siamo noi...".
Savona.
Peccato. Purtroppo solo la matematica tiene in vita (flebilmente) una remota possibilità di agganciare il treno dei play off. Un peccato, perché arrivati a questo punto le ultime 2 sconfitte suonano come una beffa. Anche se i mali di questa squadra (che non ha mai convinto del tutto...) vengono da lontano. Da errori fatti in estate, a cominciare dalla cacciata del mister vincitore della serie D che tanto era amato dal pubblico (e questo non vuol significare una condanna verso Ruotolo o Foschi...), tutto é cominciato da lì, dal mettersi contro una fetta consistente di tifoseria, che mai ha perdonato tale scelta. Poi liti, errori, cattiva organizzazione (specialmente ad inizio stagione), per poi continuare negli errori nel mercato di riparazione, quando a fronte di una cessione eccellente (De Angelis..) si é puntellato la squadra con giocatori che non si sono rilevati all'altezza, e parliamo nello specifico del reparto offensivo. L'atavica difficoltà di questa squadra nel trovare il goal é lì a dimostrare il marchiano errore. Pazienza, piangere sul latte versato non ci aiuterà, ma almeno si prenda nota.
Un plauso, un grande plauso deve andare alla gradinata "Peracchino". Ieri é stata straordinaria (peraltro sotto una fastidiossima pioggerellina che non ha dato tregua per tutti e 95 minuti..). Compatta come mai in questa stagione. Gente tosta, massiccia, e chi credeva di giocare nel silenzio generale dopo le defezioni di altri gruppi, é servito. Il tifo a Savona non morirà. Giovani e meno giovani, cori, contestazioni agli arbitri, sostegno (grandi anche per il coro di saluto ad Iacolino, sintomatico di quanto sopra detto..). Bisogna necessariamente ripartire da questo. Il Savona ha ancora i suoi tifosi.
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