__________________

venerdì 30 settembre 2011

Sambonifacese-Savona

Savona. Domenica i biancoblù affronteranno la Sambonifacese in trasferta. I Veneti nell'ultimo incontro sono stati sconfitti 2-0 dal Renate, ed in classifica hanno 3 soli punti (1 vittoria e 4 sconfitte il loro score campionato).

mercoledì 28 settembre 2011

Savona-San Marino : 1-0


Il Savona soffre ma torna a vincere: 1-0 al San Marino.

Savona. Terza vittoria casalinga per il Savona. 1-0 contro il San Marino dopo un match con tanta sofferenza, soprattutto nella prima frazione. Alla fine decide una rete di Cazzamalli, l’ex di giornata.
Dopo la sconfitta di domenica scorsa, mister Corda, come annunciato alla vigilia, dà vita ad un ampio tournover: fuori Materazzo, De Martis, Bottiglieri e Garin – con quest’ultimo nemmeno in panchina – dentro Antonelli, Cazzamalli, Gelfusa, Pellini.
Ecco la cronaca della gara: parte forte il San Marino che al 1′ prova il tiro dalla distanza ma la conclusione non impegna più di tanto Aresti. Al 5′ è il turno del Savona di arrivare al tiro ma la conclusione di testa di Marconi non è nè forte nè angolata. Al 7′ il colpo di testa di Antonelli su angolo di Buglio è forte ma alto. Il San Marino controllla il gioco e al 10′ si rende pericoloso ma il demerito è della retroguardia savonese che con un retropassaggio costringe Aresti a deviare in angolo per impedire il peggio. Il Savona prova a fare il forcing ma sono ancora gli ospiti a rendersi pericolosi al 20′ con Lapadula in grande spolvero che si inserisce dalla destra ma non trova il tempo giusto e Aresti non ha problemi. Lapadula sembra inarrestabile e al 24′ colpisce bene ma la palla finisce alta sopra la traversa. Il Savona, nonostante il grande impegno, non riesce a costruire azioni pericolose e, dopo solo 1′ di recupero, le squadre vanno al riposo sul risultato di parità.
Al rientro dagli spogliatoi, Corda tira fuori Pellini e inserisce De Martis e, dopo 6, dentro Bottiglieri al posto di Mezgour. Ma l’andamento dell’incontro non sembra cambiare, anzi è Aresti al 57′ a distendersi e a deviare in angolo una punizione precisa di Lapadula. Ma nel momento migliore per gli ospiti il Savona trova il guizzo. E’ il 62′ quando dagli sviluppi di un calcio d’angolo la palla arriva a Cazzamalli che da due passi insacca il vantaggio.
Il San Marino prova a reagire ma si rende pericoloso solo su calci piazzati; al 69′ Crivello calcia un corner teso e forte che attraversa pericolosamente tutta l’area ed esce dal lato opposto. Il San Marino prova a cambiare qualcosa tra i suoi uomini e mister Petrone manda in campo Villanova sperando di pescare il jolly che possa cambiare la partita. Ma il nuovo entrato la cambia in negativo visto che, dopo solo 3′, su segnalazione del guardalinee, l’arbitro espelle proprio il numero 17. Rimasti in dieci i gialli sammarinesi non riescono a trovare situazioni pericolosi e la partita finisce con la vittoria, la terza casalinga, per il Savona.
Tabellino -
Savona - San Marino: 1-0

Rete: 62′ Cazzamalli
Savona: Aresti, Praino, Marconi, Belotti, Antonelli, Cazzamalli, Mezgour (51′ Bottiglieri), Gelfusa (86′ Terzoni), Rossi, Buglio, Pellini (46′ De Martis). A disp. Maragna, Materazzo, Giorgione, Cattaneo. All: Corda.
San Marino: Migani, Pelagatti (77′ Villanova), Crivello, Amantini, Fogacci, Ferrero, Lapadula, Loiodice, D’Antoni, Poletti (31′ Sorbera), Pigini (65′ Pieri). A disp. Russo, Del Duca, Magnanelli, Scicchitano. All: Petrone.
Arbitro: Reni di Pistoia (Dal Borgo e Bertasi di Verona).
Note. 80′ espulso Villanova. Angoli Savona – San Marino: 3 – 8. Ammoniti: Pellini, Bottiglieri, Cazzamalli (S); D’Antoni (S.M.)

Savona-San Marino.

Domani torna il campionato.
Savona.
I Biancoblù di Corda domani ospiteranno nel turno infrasettimanale di campionato il San Marino di Petrone (reduce dalla bella vittoria contro il Bellaria). Un occasione da sfruttare per rifarsi della brutta sconfitta subita con la Giacomense, e per mettere a tacere le voci che danno la squadra distratta dalle vicissitudini societarie.

martedì 27 settembre 2011

Elisa Di Padova "Io Sapevo che tutto era in regola..".


Elisa Di Padova chiamata in causa dalla chat dei tifosi risponde alle critiche.

Savona.

L'assessore Di Padova é amareggiata dalle critiche subite in chat "Io che ho sempre fatto tutto per passione....".

R: Ely allora a maggio tu rilasciasti un intervista in cui dicesti che i conti erano in regola...

ED: La rilascerei oggi; ero assolutamente convinta di quella situazione economica e del programma triennale di cui facevo cenno nell'intervista, certa. Tenete presente che rilasciai quell'intervista nel periodo antecendente al Village, poi non so cosa sia successo. Non ricordo di inadempienze importanti fino ad allora. Nessuna criticità rilevante.

R: Poi che è successo?

ED: Eh saperlo....la mia impressione è che il "Village" non abbia funzionato, peraltro ci tengo a dirlo, personalmente avevo sempre nutrito dei dubbi sulla riuscita di quell'evento.

R: Quindi riportavi ciò che sapevi...

ED: Esatto, io sono una tifosa, capito: T I F O S A, mi è stato chiesto di dare una mano e di ricoprire il ruolo e l'ho fatto, io c'ero prima di questa società, e ci sarò dopo al limite come semplice tifosa. Non ho interessi se non quelli della passione. Questo deve essere chiaro!!! Mi ferisce leggere alcuni attacchi pretestuosi. Mai percepito paghe, solo un rimborso spese, che peraltro non vedo da Aprile, per capirci.

R: E adesso...

ED: Vediamo...Una cosa deve essere chiara: l'amministrazione è attenta e vicina alle sorti della prima squadra cittadina. Quello che si potrà fare verrà fatto.

Sondaggio Biancoblutimes: "Per i tifosi Società colpevole".


I tifosi chiudono la porta a questa società.

Savona. Per il 45% dei tifosi biancoblù la situazione di difficoltà economica in cui versa il Savona é di responsabilità della Società in carica, il 40% tuttavia ritiene che anche il poco interesse mostrato dalla Città abbia contribuito a determinare questa crisi. Il 15% infine punta l'indice contro le Istituzioni locali, a loro dire incapaci di coinvolgere la Savona economica nel progetto.

domenica 25 settembre 2011

Giacomense-Savona: 2-0


Savona sconfitta all'inglese.

La partita come da pronostico si presentava difficile, ed il campo ha confermato che gli avversari erano quotati. Il Savona visto in Romagna tuttavia é sembrato meno brillante che le partite precedenti (speriamo la squadra non inizi a risentire delle vicissitudini societarie..). La gara viene decisa tutta nel primo tempo: al 26 PT Ortolan sigla la prima rete, il raddoppio dei padroni di casa arriva 13 minuti più tardi ad opera di Scaioli. Battuta d'arresto per i ragazzi di Corda. NB la prossima partita di campionato si giocherà Mercoledì 28 Settembre alle ore 20.30 quando al Bacigalupo arriverà il San Marino.

sabato 24 settembre 2011

Giacomense-Savona

Sabato mattina ore 9.45 conferenza stampa di Mister Corda presso lo stadio “Bacigalupo”, e poi la squadra partirà alla volta di Ferrara per la difficile trasferta contro i Grigiorossi. I Romagnoli sono al momento la rivelazione del torneo con 7 punti in classifica, e zero sconfitte.

mercoledì 21 settembre 2011

Situazione attuale, quali responsabilità. Vota il sondaggio


Sondaggio tra i tifosi.

Savona. Cari tifosi del Savona Biancoblutime Vi chiama nuovamente ad esprimerVi. Come sapete la nostra Società naviga in cattive acque. Ristrettezze economiche, debiti, penalizzazioni, dimissioni ect ect. Ebbene nella domanda del sondaggio vogliamo sapere chi, secondo Voi, é più responsabile per aver determinato la situazione attuale.

PER VOTARE IL SONDAGGIO ALLA TUA DESTRA IN ALTO.

martedì 20 settembre 2011

Nubi fosche


Bene la squadra, ma la situazione economica preoccupa.

Savona. Neanche il tempo di gustarsi in santa pace la vittoria sulla Valenzana, ed ecco che si affaccia la prima scadenza economica. E qui' non si scherza. Entro il 30 settembre CM la Società Savona dovrà obbligatoriamente pagare stipendi e contributi relativi a maggio e giugno 2011. Inutile dire che l’eventuale mancato pagamento (nei tempi e termini previsti) avrebbe ripercussioni sulla classifica (altri punti di penalità...). Vogliamo sperare che si tenga fede alla parola data, rispettando lo scadenziario dei pagamenti, come da impegno assunto in conferenza stampa. Intanto ieri Umberto Giannatti si é dimesso. Su Giannatti vorremo dire qualcosa: da più parti si sostiene, e lo si accusa, che l'idea (rivelatasi poi nefasta) del Village sia nata da lui. Ebbene noi questo non lo sappiamo, ma se anche fosse errare humanum est (un idea, da lui proposta..da altri avvallata, insomma le responsabilità vanno suddivise). Tuttavia Giannatti, o "Spotorno" come lo si chiama comunemente in gradinata, é un tifoso di certificata fede biancoblù, e al di là di eventuali errori, lui ha svolto il ruolo di V. Presidente per pura passione. Rimettendoci per giunta economicamente. Per cui certi commenti sulla chat sono ingiusti, scorretti, e soprattutto ingenerosi. Questo per chiarezza. Tornando alla Società preoccupa il debito che i bene informati valutano ormai intorno ai 400mila euro, una cifra che comincia ad essere importante. La società in carica non è in grado di fronteggiare la situazione, nè di garantire un futuro al club. Le speranze della piazza sono riposte negli amministratori locali e in Luciano Pasquale (uomo forte dell'Unione Industriale Savonese).

Il Savona deve necessariamente evitare un fallimento il quale determinerebbe la scomparsa della società e la ripartenza da chissà quale categoria (La Sanremese, ad esempio, é stata fatta ripartire dalla 1° categoria...). Ma per evitare l'escalation verso il baratro serve il sostegno economico del comprensorio. Ed é qui' che gli amministratori devono farsi valere. Un plauso alla squadra, che nonostante le avversità, il poco sostegno, e un ambiente non proprio esaltante, ha dimostrato il proprio valore sul campo. Ripartiamo da loro.

domenica 18 settembre 2011

Savona-Valenzana: 2-1


Oltre tutte le avversità, i biancoblù piegano gli orafi.

Savona. Dopo una settimana passata a parlare di tutto tranne che di calcio, una vera lezione di serietà la offre la squadra. Combattiva, arcigna, determinata, che non molla mai come nel DNA del suo tecnico. A farne le spese é la Valenzana di Omodeo, che scesa al Bacigalupo credendo di poter aproffitare del momento di confusione che si vive a Savona, si é ritrovata con due reti sul groppone e zero punti in carniere. La prima rete degli striscioni la firma il Principe Garin al 35' del primo tempo (sempre più uomo d'area), il sigillo finale lo mette a segno Veleno Cattaneo con un eurogol in piena zona Cesarini. Un sincero complimenti ai ragazzi.

venerdì 16 settembre 2011

La conferenza stampa dell'ex Presidente Pesce.

Pesce: “Non è una mossa, non gioco a scacchi. Sono dimissioni”.


Savona. “Ho provato a sostenere un investimento di partenza, al quale molti avrebbero potuto aggregarsi, evitando le insidie, le perplessità e i timori di indirizzarlo personalmente, godendone comunque dei benefici futuri. Non voglio e non posso addurre a qualcuno la responsabilità della mancata realizzazione del progetto che avevo in mente”. Così Andrea Pesce, ufficializzando le proprie dimissioni dal ruolo di presidente del Savona Fbc, spiega le motivazioni che lo hanno portato ad abbandonare il progetto intrapreso poco più di due anni fa. L’assenza dell’appoggio da parte dell’imprenditoria locale, di un qualcuno che entrasse al suo fianco nella società, è quindi il motivo che lo ha portato ad alzare bandiera bianca.
L’ormai ex presidente si presenta in un una sala stampa gremita, nella quale si respira aria di scoramento. Lo stesso Pesce, sedendosi davanti al microfono, non nasconde la propria demoralizzazione. “Preferivo vedervi così numerosi quando ho deciso di venire qui a Savona – dichiara -. Sono un po’ emozionato perché oggi faccio un qualcosa che non avrei mai voluto fare, ma ritengo sia nella correttezza morale nei confronti di chi segue la squadra con il cuore e con l’anima”.
“La mia decisione di rassegnare le dimissioni dalla presidenza potrà apparire improvvisa, ma al contrario è frutto di una lunga riflessione iniziata già la scorsa stagione calcistica – spiega Pesce -. Raggiunte le categorie professionistiche, dalla piazza ho continuato a registrare un interesse molto tiepido verso la società. Pochissime, se non nessuna proposta di collaborazione. Questa circostanza già mi aveva stupito, in quanto il progetto era quello di espormi in prima persona per rompere il ghiaccio e consentire ad altri di partecipare alla realizzazione di un sogno sportivo per la loro città. Pensavo di aprire le porte a chi sarebbe venuto dopo, sull’onda dell’entusiasmo e dei nostri investimenti iniziali. Un mio caro amico che vive il calcio in prima persona mi ha sempre ricordato una frase molto significativa, cioè che esistono quattro fasce economiche cui assoggetare le persone: quelle normali, quelle benestanti, quelle ricche e quelle ricche da calcio. Avendo modo di appartenere alle prime due fasce, forse ho avuto la presunzione di voler provare a dimostrare che la quarta condizione non era vera in maniera assoluta. Ho pensato di dimostrare che la ricchezza da calcio poteva essere quella di una città che vuole condividere un bel progetto per una società sportiva stabile e in vetta alle classifiche delle categorie che merita. Forse non sono stato capace di trasmettere questo progetto con la giusta intensità e me ne faccio una colpa”.
“Non nego – prosegue – che le problematiche relative alla ristrutturazione dell’area di Legino avevano contribuito a farmi dubitare che la città non fosse interessata ai nostri progetti. Sapevo bene che questa poteva rappresentare un iter lungo, irto di ostacoli burocratici. Ma con il passare del tempo il debole interesse era divenuta la mia unica speranza di trovare una soluzione per continuare a portare avanti un discorso sportivo serio”.
Pesce non manca di sottolineare come i propri tentativi di proseguire nell’impegno siano stati continui, nella speranza che i suoi appelli venissero raccolti. “Quest’anno – afferma – abbiamo comunque provato a ripartire, puntando sul settore giovanile e manifestando la nostra intenzione di dare una solidità alla squadra attraverso la realizzazione di un forte vivaio. Anche nell’allestimento della prima squadra abbiamo lanciato un segnale di interesse verso i giovani, ingaggiando talenti emergenti e uno staff idoneo a farli crescere. Avrebbe potuto essere un punto zero dal quale ripartire per il futuro. Un segnale che speravo venisse ben accolto dalla città, per poi cavalcare insieme l’onda della ‘new age’ calcistica savonese. Ma il settore giovanile ha trovato poca attenzione. Sono ben conscio che se un imprenditore avesse voluto occuparsi del Savona lo avrebbe fatto senza che arrivasse il sottoscritto a suggerirglielo”.
Pesce spiega quindi quale sarà il suo impegno residuo nella società: “Mi auguro che questa mia decisione riesca a movimentare l’ambiente per trovare una soluzione per il futuro del Savona Fbc. Da parte mia, personalmente, garantirò che la società che detiene le quote porti avanti l’ordinaria amministrazione e consenta di proseguire nell’impegno sportivo così com’era stato impostato. Tra una decina di giorni saranno assunte le decisioni in merito. Comprendo la delusione dei tifosi e non rinnego quanto detto loro nell’ultimo incontro. Al momento della presentazione della squadra – sostiene – ero ancora convinto che si stesse muovendo qualcosa, ma ora, giunto a questo punto, non potevo assumere altra decisione”.
Non escludo che la situazione si possa risolvere – ribadisce -. Nulla è per sempre, a tutto si può trovare un rimedio anche se un po’ tardivo in considerazione degli investimenti fatti soprattutto nelle ultime due stagioni e fino ad oggi, che sarebbe delittuoso gettare al vento e che potrebbero essere una risorsa per questa città. “Abbiamo iniziato da soli un progetto con la speranza di veder aggregate società e persone. Non credo che una società sportiva possa cambiare le idee singole di ogni imprenditore. Le possibilità ci sono perché c’è un’intenzione di portare avanti ciò che è stato costruito nel limite di ciò che ci proporranno e sottoporremo alla società che io continuo a sostenere continuamente. La mia non è una mossa, non gioco a scacchi. Le mie dimissioni sono ad oggi irrevocabili, saranno sottoposte all’assemblea dei soci”.
Riguardo alle accuse che gli sono state lanciate di voler addossare le colpe ai soli imprenditori locali, Pesce sottolinea: “Pasquale ha ragione quando dice che non bisogna scaricare le responsabilità sui savonesi, le responsabilità sono mie quando non ho saputo esprimere il passaggio iniziale, cioè che la squadra non è del sottoscritto né della società che detiene la maggioranza delle azioni, il Savona Fbc è della città”.
Andrea Pesce è presidente della Carige Genova di pallavolo, e riassume così le diversità tra i due ambienti: “Non c’è una differenza di città tra Genova e Savona ma una differenza di sport, di dimensione e opportunità e sorreggere una squadra che a livelli professionistici sia come traino dell’economia sia come investimento è una squadra importante. La differenza è solo per lo sport”.
In merito a quale sarà il destino della squadra, Pesce non si sbilancia. “Non credo che l’obiettivo deve essere di breve periodo ma deve essere di lungo periodo. Gli interventi su questa società devono essere strutturali, se così non fosse si potrebbe pensare di finire il campionato con qualche migliaio di euro e poi avere il problema l’anno prossimo. Rimandare non è mai stata la mia forza, preferisco affrontarli subito i problemi. Per ciò che mi riguarda io sosterrò la società. Sugli interventi per un’armoniosa prosecuzione vedremo cosa fare strada facendo, noi ce la stiamo mettendo tutta”.

Quale futuro per il Savona?



La giostra Savona non gira più, ed é vicina a fermarsi definitivamente. Dopo solo due anni dall'avvento della nuova Società, il Savona si ritrova nuovamente in difficoltà economica (e non piccole...). A questo punto parlare della squadra e della partita con la Valenzana rischia perfino di apparire un dettaglio. Siamo al punto che mancano le risorse per il quotidiano, perchè vedete se una Società arriva ad esporsi mediaticamente chiedendo a 30 Savonesi un contributo di 1.000 euro, allora vuol dire che finanche il dessert é stato digerito. La stessa intervista rilasciata al Blog ieri dall'ex Presidente non lascia presagire niente di buono, Pesce ha candidamente ammesso le grosse difficoltà, aggiungendo di essere molto deluso e demoralizzato.

Cari tifosi meglio non illudersi la situazione é complessa, non si conosce la situazione debitoria, ma i beni informati riferiscono di cifre importanti.

Tradotto: o arriva qualcuno disposto ad accollarsi oneri (tanti) e onori (pochi) o, diversamente, il Savona 2011/2012 rischia perfino il ritiro dal campionato.
E pensare che fino a 2 mesi si parlava di un ripescaggio in Lega Pro 1 (sono queste le cose meno comprensibili agli occhi del tifoso comune..). Riteniamo anche che sia ingeneroso addossare le colpe della situazione attuale al Comune o agli amministratori locali, che noi sappiamo sono sempre stati attenti alle sorti del Savona, molto più che altrove (chiedere a Imperia per esempio...). D'altro canto, chi fa l'imprenditore dovrebbe saperlo, il Sindaco ha delle priorità, e per quanto tifoso deve rispettare dei programmi, e fare i conti con le vigenti normative. I tempi della politica molto spesso non sono compatibili con la fretta dell'imprenditoria, da sprovveduti credere che un progetto come la Cittadella avrebbe visto la luce prima di 4 o 5 anni (se mai la vedrà...).
E adesso che accade? Difficile prevederlo....ascoltiamo cos'ha da dire oggi l'ex Presidente, e poi trarremo le conclusioni. Meglio tuttavia (lo diciamo subito..) non farsi illusioni, la storia questa volta rischia di non riscriverla nessuno. Perchè sarà la solita!!!

giovedì 15 settembre 2011

Ultim'Ora. Esclusiva Biancoblutimes: L'ex Presidente "Demoralizzato e deluso...ma lascio aperta una porta".


Il Presidente dimissionario al blog "Mi aspettavo delle risposte che non sono arrivate...ma resto disponibile alla causa biancoblù".

Savona. E' un Pesce demoralizzato quello che ascoltiamo "Demoralizzato é poco, ho messo impegno, cuore e risorse..eppure non é bastato..."....

Savona.

R: Presidente fulmine a ciel sereno...

AP: Oddio proprio a ciel sereno no, le avvisaglie c'erano tutte, sono almeno 2 mesi che predichiamo nel deserto, e adesso siamo arrivati ad una situazione di default, non pensiate che non ho meditato prima di dare le dimissioni.

R: E ora i futuri sviluppi...

AP: Scusate, ma di questo vorrei parlarne domani. Certo lo dico subito: la situazione é difficile, ma io sono e resto un tifoso biancoblù, se qualcuno aprisse degli spiragli la situazione si potrebbe normalizzare e la Società potrebbe continuare a lavorare. Noi cercavamo una stabilità per il Savona calcio, abbiamo investito ed ottenuto risultati, ma tutto questo doveva continuare coinvolgendo la parte economica e imprenditoriale della città, invece ci siamo scontrati con il disinteresse più totale, fatta eccezzione per poche realtà. Impossibile al momento continuare.

R: Deluso dalla Savona economica?

AP: Molto deluso. Poche risposte nonostante gli appelli, e molte porte chiuse. Il disinteresse si percepisce a naso, e io sono francamente molto demoralizzato.

R: Finiremo il campionato?

AP: Le difficoltà torno a dire ci sono, non voglio sbilanciarmi, né lanciarmi in dichiarazioni che al momento attuale avrebbero poco senso. Le mie dimissioni sono finalizzate a dare un segnale alla città, speriamo che vi siano dei risvolti...

R: Ai tifosi che diciamo?

AP: Di sostenere la squadra, io sono uno di loro, e lo dico senza lecchineria nei confronti di nessuno. Sono ormai un biancoblù al 100%, ed é per questo che la mia scelta é stata ancora più dolorosa.

L'articolo di Galfrè sulla crisi del Savona calcio.


Savona. Un calcio usa e getta. Nell’epoca del consumismo uno degli assiomi dello stile di vita moderno ha pervaso l’ambiente dello sport più popolare d’Italia.
Un tempo, ripercorrendo la storia delle società, si potevano riassumere con vere e proprie “epoche”. Sentivi parlare di Domenico Luzzara e pensavi alla Cremonese, vedevi Romeo Anconetani e ti veniva in mente il Pisa, così come associavi l’Ascoli alla figura di Costantino Rozzi. C’erano città della provincia che potevano sognare in grande perché contavano sull’appoggio costante e intoccabile di personalità forti, legate al loro territorio e ai colori della loro squadra.
Poi, repentinamente, i tempi sono cambiati. I cicli, con qualche rara e ben radicata eccezione, hanno iniziato a susseguirsi con una rapidità assillante. I tifosi di molte squadre si sono trovati sempre più disorientati ed impotenti. Hanno iniziato a vedere i colori della propria fede passare da una mano all’altra, scambiati da persone mosse dalle più svariate intenzioni. Imprenditori “foresti” hanno cominciato ad impossessarsi delle società calcistiche come fossero giocattoli, costruendole e poi smantellandole con fulmineità quasi incomprensibile.
Tra i professionisti alcuni presidenti, presentatisi quali sedicenti mecenati, hanno preso in mano una squadra per poi lasciarla fallire a distanza di un anno o poco più. E non mancano i casi dei “recidivi”, ossia imprenditori che, lasciata una società al suo amaro destino, ne hanno immediatamente presa un’altra, conducendola in breve alla stessa sorte. Mercanti del pallone, così lontani dai presidenti legati ai colori della loro squadra. Persone che con grande abilità oratoria si sono fatte benvolere, scaldando la piazza, per poi scappare a gambe levate quando hanno ottenuto ciò che volevano. O hanno capito che non c’era la possibilità di ottenerlo.
Savona ne sa qualcosa. Non è poi così lontano il ricordo di Domenico Russo. Imprenditore che prima ha guidato il Borgio Verezzi, poi è passato al Cogoleto, quindi al Pietra Ligure. Con quest’ultima squadra, in lotta al vertice della Promozione, ha smesso di pagare gli stipendi e poco dopo si è accasato al Savona. I risultati sono ancora vivi nella memoria dei tifosi biancoblu, e non sono piacevoli. Nella piccola realtà savonese ci sono tanti altri esempi di presidenti che hanno scelto improvvisamente di cambiare aria. Uno per tutti, Fabrizio Vincenzi che, portato l’Andora dalla Seconda Categoria all’Eccellenza, lo ha abbandonato per passare alla Veloce. Una volta salito di categoria con i colori granata, ha dato il suo addio.
Tornando al Savona Fbc, è da tempi di Enzo Grenno, sulla poltrona dal 1987 al 1995, che non vive un ciclo degno di questo nome. Dopo la breve parentesi di Lino Di Blasio e quella tutt’altro che felice con Gianfranco e Maurizio Montali, è venuto il quinquennio di Bettino Piro, fatto di luci ed ombre. Poi il già citato Russo e quindi, dal 2006 al 2009, Roberto Romani, che ha lasciato un ricordo tutt’altro che esaltante.
Poco più di due anni fa arrivò Andrea Pesce. E oggi se n’è già andato. La sua breve epoca alla guida degli striscioni ha vissuto l’apice nella primavera del 2010, con la promozione in serie D. Poi i segnali negativi sono arrivati in successione, sempre più frequenti e preoccupanti.
Nella scorsa stagione vi sono state le inadempienze che hanno causato la mancata qualificazione ai playoff. Quest’estate la società non ha dato una bella immagine di sé, con il pasticcio della richiesta di ripescaggio in Prima Divisione volutamente incompleta. Pesce ha continuato ad investire, ma l’entusiasmo è scemato e la sua presenza si è fatta meno brillante, è parso sempre più distante e svogliato. La campagna acquisti estiva è stata fatta all’insegna del risparmio, in maniera tardiva e attingendo agli scarti sul mercato. Il presidente ha avuto il merito di non nascondersi mai e il 5 agosto scorso ha organizzato un incontro pubblico, nel quale ha dato vita ad un dibattito con i tifosi e ha reso noto come la situazione economica non fosse più delle migliori. Precisazioni chiare ed evidenti, preludio di un futuro incerto. Parole dette con il tono di una persona spazientita dall’imprenditoria locale, sorda ad ogni genere di appello.
Nel mese di ottobre sarà approvato il Puc, ma la costruzione del nuovo stadio pare sempre più lontana. L’interesse primario che aveva portato Andrea Pesce ad investire a Savona, e nel Savona, è praticamente sfumato. E così, come tanti altri imprenditori arrivati alla guida di altrettante società mossi da motivazioni economiche, ha fatto le valigie.
La breve parabola del presidente genovese alla guida del Savona è stata espressa al meglio dalle presentazioni estive della squadra. Dal colorata e vivace esordio in Darsena, all’introduzione decisamente meno spettacolare dello scorso anno e, per concludere, la presentazione sottotono di quest’anno, fissata per una data e poi rinviata, compiuta con una squadra ancora da costruire.
Ironia della sorte, l’ultima partita del Savona sotto la sua gestione cui ha assistito Andrea Pesce, può essere paragonata alla sua breve avventura in biancoblu. Domenica a Treviso gli striscioni hanno giocato una prima parte di gara esaltante, correndo il doppio degli avversari. Poi, quando sembravano vicini a piazzare il colpo del ko, sono via via calati e hanno giocato un secondo tempo scialbo, con il fiato corto. Alla fine non ce n’era più.
Termometro affidabile della situazione attuale, come sempre, è il blog Biancoblutimes. Sin dall’estate i sostenitori che scrivono nella chat hanno manifestato in gran parte perplessità per la squadra costruita e per l’ambiente intorno alla squadra. Poco tifo, scarso entusiasmo. Nei giorni scorsi ha tenuto banco l’idea di azionariato popolare lanciata da Armienti, per la quale, più di ogni altro, è stato chiaro il pensiero di un tifoso: “Se esponenti di spicco arrivano ad elemosinare 30 mila euro, capite bene che esiste un problema urgente”.
Oggi, poco dopo le 18, appresa la notizia delle dimissioni di Pesce, il primo messaggio è giunto da un sostenitore che si firma Ivan: “E’ finito il sogno…”. “E’ finita – gli fa eco Calicesv -. Ora vediamo veramente chi tiene a questa maglia!”. C’è anche chi si lancia in un paragone mitologico: “In due anni siamo passati dal Wahalla all’Utgard!”. E pronte ci sono le idee di passare all’azione, senza però troppa convinzione: “Ora perché non andiamo sotto al Comune come farebbero altre tifoserie? A Savona mancano i tifosi e forse anche per questo Pesce si è dimesso”.
Big Biancoblù, in un altro messaggio nella chat, non le manda a dire: “Basta arraffoni. Se a nessun milionario tifoso interessa il Savona è giusto che torni in categorie inferiori. Tutti quelli che vengono vogliolo solo guadagnare”. E prosegue: “Il calcio è uno sport, il presidente lo deve fare per passione non per guadagnare!”. Un pessimismo ulteriore si legge nelle parole di Editor: “Non c’è niente da fare, in questa città non si potrà mai fare nulla di nulla. Per lavorare bisogna andare via, per divertirsi bisogna andare via, per vedere il calcio bisogna andare da altre parti”.
Conclude Samp68: “La notizia delle dimissioni di Pesce significa niente stadio e futuro grigio”. Riguardo al futuro, solamente venerdì la società chiarirà la situazione. Non è noto quali siano le residue disponibilità economiche, quali gli obiettivi. Non circolano nomi di persone pronte a farsi carico delle spese da affrontare per portare avanti l’attività. C’è un campionato di Seconda Divisione da affontare e mai come oggi il Savona ha bisogno di una persona che ami questi colori e abbia voglia di spendere per la squadra e per la sua tifoseria, senza secondi fini.
» Christian Galfrè

mercoledì 14 settembre 2011

Andrea Pesce si é dimesso da presidente del Savona calcio.

Savona. Andrea Pesce si é dimesso da Presidente del Savona calcio. La notizia sarebbe trapelata in queste ore e secondo indiscrezioni la motivazione sarebbe da ricercare nel mancato supporto dell'imprenditoria Savonese. La decisione di Pecse sarebbe definitiva, le sue dimissioni sarebbero già state consegnate al sindaco di Savona Federico Berruti.

Jury Cannarsa lascia il Savona e approda al Rosignano.

Savona. Jury Cannarsa ha risolto il contratto biennale che lo legava al Savona e si aggregherà da oggi alla rosa del Rosignano, formazione toscana militante in serie D.
La società, in una nota, ha ringraziato il giocatore e gli ha augurato un sincero in bocca al lupo per il prosieguo della sua carriera.
Jury Cannarsa ha esordito in Serie A il 12 settembre 2004 con la maglia della Reggina nella partita Reggina-Udinese (0-0). Nel Gennaio 2009 firma un contratto biennale con la Salernitana, quindi passa all’Associazione Calcio Arezzo, in serie C1. Nell’estate 2010 approda al Savona, in serie C2, con un ingaggio fino al 30 giugno 2011. Nella finestra di mercato di gennaio 2011 passa in prestito per 6 mesi all’Rodengo Saiano.

domenica 11 settembre 2011

Treviso-Savona: 2-1


TREVISO. La trasferta a Treviso dei biancoblù si chiude con un 2-1 per i biancocelesti, che testimoniano un agonismo ambizioso al “Tennini”, su un campo soleggiato contornato da 750 spettatori. Il Savona Calcio è sceso in campo, orfano dell’infortunato Amirante, con Aresti, Praino, Materazzo, Belotti, Marconi, Mazzotti, De Martis, Giorgione, Mezgour, Buglio e Garin. Mister Corda, squalificato, ha assistito dalla tribuna. In panchina c’è Giovanni Mattu, che pilota un classico 4-4-2, contro il 4-3-3 dei padroni di casa.
Gol al 12° con Garin che tira su assist di Buglio dalla sinistra e il biancoceleste Biagini che devia in rete. Al 22° esce Mazzotti ed entra Cazzamalli. Al 43° arriva il pareggio del Treviso con Gallon durante una mischia in aerea. L’azione è confusa: Aresti viene ammonito per proteste. Al 46° brivido nelle fila biancoblù per un’azione pericolosa degli avversari con un colpo di testa di Perna che però finisce alto sopra la traversa. Il parziale si chiude in pareggio 1-1.
A due minuti dal fischio per la seconda frazione di gioco Mezgour, su punizione da posizione centrale, tira una cannonata che si ferma tra le mani del portiere. La difesa biancoblù si compatta e oppone resistenza, rintuzzando gli assalti. Al 13° anche Cazzamalli finisce sul taccuino degli ammoniti. All 22′ Mezgour esce per far spazio a Bottiglieri.
Avvicendamento anche nel Treviso, con l’ingresso di Tommorino al posto di Ferretti. Ed è proprio Tommorino che al 25° porta in vantaggio i trevigiani on un gol da fuori area che va a insaccarsi nell’angolo alla sinistra di Aresti. Il Savona tenta subito di rialzare la testa, ma due buone azioni fanno in fumo. Lavora la difesa, che argina la prepotenza di Tommorino.
L’occasione per i biancoblù arriva al 37° con Belotti che colpisce di testa troppo alto sopra la traversa. Il Savona ci prova ancora in tutti i modi, al 44° punizione pericolosissima di De Martis che termina a lato alla destra di Sartorello. Non bastano tre minuti di recupero per risollevare le sorti della partita, che si chiude con un 2-1 nella seconda giornata di campionato.
Treviso-Savona 2-1. Biagini (aut.) 12′ p.t. – Gallon 43′ p.t. – Torromino 25′ s.t.
Treviso
: Sartorello, Cernuto, Beccia, Giorico, Biagini, Di Girolamo, Gallon (Madiotto 13′ s.t.), Bandiera, Ferretti (Torromino 23′ s.t.), Malacarne (Spinosa 1′s.t.), Perna. All: Zanin. A disposizione: Zattin, Brunetti, Spinosa, Madiotto, Paoli, Torromino, Stentardo.
Savona: Aresti, Praino, Materazzo, Belotti, Marconi, Mazzotti (Cazzamalli 22′ p.t.), DeMartis, Giorgione (Terzoni 42′ s.t.), Mezgour (Bottiglieri 21′ s.t.), Buglio, Garin. All: Mattu. A disposizione: Maragna, Antonelli, Gelfusa, Terzoni, Cazzamalli, Bottiglieri, Pellini.
Recupero: 3′ p.t. – 3′ s.t. Ammoniti: Mazzotti 9′ p.t. – Giorico 27′ p.t. – Mezgour 41′ p.t. – Aresti 43′ p.t. – Cazzamalli 13′ s.t. – De Martis 40′ s.t.

lunedì 5 settembre 2011

Savona-Montichiari: 1-0

Savona. Gioco, grinta e voglia di vincere permettono al Savona di battere 1 a 0 il Montichiari e di uscire tra gli applausi dei tifosi. Il Savona si presenta in campo con un classico 4-4-2 con l’esordio di Amirante tesserato proprio venerdì. La prima azione all’8’ è del Montichiari con Aresti che in uscita salva su Dimas lanciato a rete direttamente da una rimessa laterale. Al 9’ ancora Dimas su punizione colpisce il palo. Un minuto dopo è la volta del Savona di rendersi pericoloso con Mazzotti che di testa costringe Polizzi al miracolo. Al 34’ arriva il vantaggio dei biancoblù con Amirante che all’esordio colpisce e realizza la prima marcatura con un rasoterra imparabile per Polizzi. Al 37’ è Pellini ad impensierire Polizzi di pugno. Il Savona sembra avere in mano la partita ma sale sugli scudi il signor Giovani che allontana dal campo Corda per proteste e ammonisce prima Rossi, poi, Aresti e, infine, Buglio. Ma la notizia peggiore è l’uscita di Amirante al 46’ per infortunio sostituito da Bottiglieri. Alla ripresa partono forte i biancoblù. Al 47’Buglio calcia una splendida punizione che l’estremo ospite alza sulla traversa. Al 61’ su corner Zambelli colpisce la parte alta della traversa, la palla torna in campo e la difesa si salva ancora in angolo. Al 66’ il Savona prova il forcing e costringe il Montichiari ad un doppio angolo con Garin e Belotti che vanno vicino alla rete. Il Montichiari cambia e butta nella mischia Mastroianni ma è il Savona a reclamare al 79’ per un atterramento di Bottiglieri in area: l’arbitro dice di continuare. Quattro minuti più tardi con un giocatore del Savona fermo a terra, il Montichiari continua l’azione e Mastroianni colpisce, nella stessa azione, prima il palo e poi la traversa. Il Savona prova a tenere lontani gli avversari dalla propria metà campo e ci riesce nonostante l’espulsione ingiusta di Rossi per somma di ammonizioni. Ma al fischio finale esulta il Savona: uno a zero e tre punti incamerati in vista della trasferta a Treviso.

Reti: 34’ Amirante.
Savona: Aresti, Praino, Materazzo (72’ Giorgione), Belotti, Marconi, Mazzotti, De Martis, Pellini (47’ Garin), Rossi, Buglio, Amirante (46’ p. t. Bottiglieri). All: Corda. A disp. Giaretti, Antonelli, Cazzamalli, Mezgour.

Montichiari: Polizzi, Verdi, Zambelli (Filippini), Filiciotto, Bettenzana, Antoniacci, Muchetti, Del Padrone (62’ Sogliuzzo), Murano, Dimas, Saleri (74’ Mastroianni). All: Ottoni. A disp. Plebani, Stefani, Ruta, Di Nardo.

Arbitro: Giovani di Grosseto (Di Lorenzo – Prato e Gori – Arezzo)

Note: angoli 10 a 5

Espulso: Rossi 89’ per doppia ammonizione.

Ammoniti: Bettenzana , Zambelli, Dimas (M) ; Aresti, Buglio, Mazzotti, Materazzo (S). Al 42’ allontanato dal campo Corda per proteste.

sabato 3 settembre 2011

Pesce: "Tifosi tutti allo stadio......".

Intervista al Presidente Pesce alla vigilia del campionato "Con questa squadra ci divertiremo, e se ci trovassimo a 3/4 del torneo a...".
Savona. E' un Andrea Pesce raggiante quello che ascoltiamo al telefono, convinto del lavoro svolto dal suo staff "Abbiamo costruito un ottima squadra riuscendo a contenere i costi..." aggiunge.

R: Allora Presidente cosa vuole dire ai tifosi?

AP: Di venire in tanti domani col Montichiari, perché se lo merita la squadra, e forse anche la Società. In un momento non certo favorevole a livello economico siamo riusciti ad allestire un ottimo organico. Sono certo che con questa squadra ci divertiremo di più che lo scorso anno.

R: Voliamo con la fantasia: e se ci ritrovassimo nelle zone alte a 3/4 del torneo che fareste...

AP: Magari ci ritrovassimo in quelle zone.... ovvio ci trovassimo lì punteremo al salto di categoria. Non è neanche da dirlo. Ma stiamo con i piedi per terra, invito i tifosi a sostenere la squadra in massa. Abbiamo uno degli organici più giovani del nostro girone, gente che ha voglia di lottare e correre, un allenatore anch'esso giovane che imprime entusiasmo e motivazione al gruppo, vedrete che questi ragazzi entreranno nel cuore di molti.

R: La scorsa settimana Biancoblutimes ha avuto modo di sentire la vecchia Dirigenza, in quell'occasione ci hanno tenuto a circostanziare (dopo averlo letto sul blog..) il discorso sponsor. L'accordo con Conad ad esempio era di due anni, giusto?

AP: Assolutamente giusto. Certo noi avremmo voluto portarlo avanti, ma purtroppo non é stato possibile. No guardi in merito alla correttezza della vecchia società noi non possiamo dire nulla, a cominciare dall'Avv. Romani e dal Dott. Pasquale. Hanno tenuto fede a tutti gli impegni presi, e godono della nostra massima stima. Peraltro anticipo una news: ho un appuntamento con l'Avvocato tra qualche giorno, faremo 4 chiacchiere tra amici.

R: Parliamo della situazione economica...

AP: La stessa di qualche settimana fa', non favorevole, ma nemmeno preoccupante. Noi vogliamo essere lineari, e trasparenti. Come tutti sanno attendiamo delle importanti risposte dal Comune, se arriveranno respireremo e si potranno aprire altri discorsi. Noi nel contesto attuale abbiamo fatto il massimo, questo occorre dirlo ai tifosi.

R: Il transfert per Amirante arriva?

AP: Lo stiamo attendendo a momenti, tranquilli arriverà.

R: Come chiudiamo Presidente...

AP: Chiudo io: tutti allo stadio, va bene così?!.

giovedì 1 settembre 2011

Il saluto di "Cando" alla piazza.


Intervista al difensore prima della partenza.


Savona. Candolini é in partenza per la Toscana destinazione Gavorrano (GR), compagine che milita in Seconda Divisione Lega Pro, ma prima ci tiene a salutare i suoi vecchi tifosi e lo fa rilasciando una mini intervista al blog.

R: Cando via da Savona?

MC: Ma non perchè stessi male, assolutamente. Il problema é che volevo giocare, e il Gavorrano mi offre questa possibilità, abbiamo preso questo accordo in comune con la Società.

R: La più bella soddisfazione in questo biennio?

MC: Più d'una: aver vinto un campionato da protagonista con 30 presenze, e poi essere riuscito a far parte della Rappresentativa Nazionale di serie D partecipando con buoni risultati al torneo di Viareggio.

R: Il momento più bello dell'esperienza Savonese?

MC: I momenti secondo me qui a Savona sono tanti, troppi; Ma se devo elencarne qualcuno in primis metterei il pareggio di Casale che è stata una gioia immensa…Come secondo metterei l’esordio in Lega Pro contro la Pro Patria.

R: Iacolino, Ruotolo, Foschi...indica un aggettivo per ognuno

MC: Per definire Iacolino ci vuole solo una parola: vincente!! E' un grande Mister mi ha dato tanto e lo ringrazierò sempre; Ruotolo professionista vero; Foschi un tattico.

R: Un saluto alla Piazza "Cando"

MC: Due stagioni straordinarie, trionfi sul campo, una GRANDE tifoseria fuori, uscivo di casa e la gente mi riconosceva, ho provato davvero sensazioni irripetibili, una cosa è certa avrò sempre Savona e i suoi tifosi nel cuore…

Un abbraccio a tutti quelli che mi hanno seguito e in bocca al lupo al Savona!!