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mercoledì 8 febbraio 2012

Il Cigno si allena a Chiavari. E la gestione del settore giov. non convince i tifosi.

Ma pare sia in attesa di un trasferimento in Svizzera. Continuano le polemiche sul settore giovanile.

Savona. "Dove é finito Bottiglieri?", se lo sono chiesti in molti a Savona, l'Argentino dopo aver rescisso il contratto (avviando la messa in mora della Società) sembrava in attesa di collocarsi in Prima Divisione, chi lo dava al Sorrento, chi al Lumezzane, chi in altre piazze, e invece nulla. Domanda e offerta non si sono incontrate ed ora il rischio é quello di rimanere fermo fino al termine della stagione. Proprio per questo gli agenti di mercato starebbero lavorando per portarlo in Svizzera. Sembra siano già stati avviati dei contatti con alcune Società. Vi faremo sapere. In attesa dell'agognato trasferimento, "Botti" ha chiesto ed ottenuto di allenarsi con l'Entella, vicino al suo amico Garin. Cambiando discorso, e parlando del settore giovanile, vorremmo fosse chiaro un fatto: un settore giovanile, da che mondo é mondo, deve essere funzionale alla prima squadra. A Savona, lo diciamo subito, la sensazione non é questa. L'attaccamento ad una Società lo si vede alla domenica, ci domandiamo quanti di quei ragazzi (e dei loro dirigenti, aggiungiamo...) vengono alla partita? Da altre parti non funziona così, i settori giovanili seguono la prima squadra (ovviamente se non giocano in contemporanea..), da noi l'abitudine si è persa, ed anche chi dovrebbe dare il buon esempio non lo fa (addirittura ci giungono voci di dirigenti del settore che nemmeno conoscono i nomi dei giocatori della prima squadra...)., vi narriamo questo colloquio (realmente avvenuto): tifoso "Non ci voleva ci hanno espulso anche Antonellii..???"...e il dirigente "Ma a noi?..", insomma pare che non sapesse nemmeno che Antonelli fosse un nostro giocatore. Un vero settore giovanile deve avere tra le sue caratteristiche il senso di appartenenza verso i colori e la Società, e ciò lo si dimostra venendo alle partite della prima squadra, e cercando di coinvolgere i ragazzi (e le loro famiglie..) a fare altrettanto. Non é nemmeno troppo difficile capirlo, anzi in quadro di ristrutturazione societaria, questo concetto andrebbe inserito nello statuto.

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