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martedì 20 settembre 2011

Nubi fosche


Bene la squadra, ma la situazione economica preoccupa.

Savona. Neanche il tempo di gustarsi in santa pace la vittoria sulla Valenzana, ed ecco che si affaccia la prima scadenza economica. E qui' non si scherza. Entro il 30 settembre CM la Società Savona dovrà obbligatoriamente pagare stipendi e contributi relativi a maggio e giugno 2011. Inutile dire che l’eventuale mancato pagamento (nei tempi e termini previsti) avrebbe ripercussioni sulla classifica (altri punti di penalità...). Vogliamo sperare che si tenga fede alla parola data, rispettando lo scadenziario dei pagamenti, come da impegno assunto in conferenza stampa. Intanto ieri Umberto Giannatti si é dimesso. Su Giannatti vorremo dire qualcosa: da più parti si sostiene, e lo si accusa, che l'idea (rivelatasi poi nefasta) del Village sia nata da lui. Ebbene noi questo non lo sappiamo, ma se anche fosse errare humanum est (un idea, da lui proposta..da altri avvallata, insomma le responsabilità vanno suddivise). Tuttavia Giannatti, o "Spotorno" come lo si chiama comunemente in gradinata, é un tifoso di certificata fede biancoblù, e al di là di eventuali errori, lui ha svolto il ruolo di V. Presidente per pura passione. Rimettendoci per giunta economicamente. Per cui certi commenti sulla chat sono ingiusti, scorretti, e soprattutto ingenerosi. Questo per chiarezza. Tornando alla Società preoccupa il debito che i bene informati valutano ormai intorno ai 400mila euro, una cifra che comincia ad essere importante. La società in carica non è in grado di fronteggiare la situazione, nè di garantire un futuro al club. Le speranze della piazza sono riposte negli amministratori locali e in Luciano Pasquale (uomo forte dell'Unione Industriale Savonese).

Il Savona deve necessariamente evitare un fallimento il quale determinerebbe la scomparsa della società e la ripartenza da chissà quale categoria (La Sanremese, ad esempio, é stata fatta ripartire dalla 1° categoria...). Ma per evitare l'escalation verso il baratro serve il sostegno economico del comprensorio. Ed é qui' che gli amministratori devono farsi valere. Un plauso alla squadra, che nonostante le avversità, il poco sostegno, e un ambiente non proprio esaltante, ha dimostrato il proprio valore sul campo. Ripartiamo da loro.

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